martedì 30 agosto 2011

La Cgil: 3000 sedi in tutta Italia e neppure un euro di Ici

Altro che Vaticano. I sindacati vantano un patrimonio immobiliare immenso, ma non pagano un solo euro di Ici. Questo grazie ad una legge, la numero 504 del 30 dicembre 1992 (in pieno governo Amato), che di fatto impedisce allo Stato italiano di avanzare richieste ai sindacati. E i soldi sottratti, o meglio non percepiti, dalle casse statali sono davvero tanti: la Cgil, ad esempio, sostiene di avere circa 3mila sedi in tutta Italia, ma si tratta di una specie di autocertificazione, in quanto i sindacati non sono assolutamente tenuti a presentare i loro bilanci. Solo un altro dei tanti privilegi dell’”altra Casta”, come è stata brillantemente definita dal giornalista dell’Espresso Stefano Liviadotti, che con tale formula ha dato il titolo al suo libro/inchiesta sulla Triplice.
Se la Cgil dichiara 3mila sedi, la Cisl addirittura 5mila. E la Uil sarebbe in possesso di immobili per un valore di 35 milioni di euro.
La legge, però, paragona in modo del tutto immotivato i sindacati alle Onlus, ossia alle organizzazioni di utilità sociale senza scopo di lucro.
Senza scopo di lucro? I sindacati? Un paradosso.
Ma c’è di più. Cgil, Cisl, Uil, Cisnal (poi diventata Ugl) e Cida hanno ereditato immobili dai sindacati del Ventennio fascista, senza dover pagare tasse. Tutto secondo legge, in questo caso la 902 del 1977, che con l’articolo 2 disciplina la suddivisione dei patrimoni residui delle organizzazioni sindacali fasciste.
Non c’è da stupirsi: soltanto nella scorsa legislatura, 53 deputati e 27 senatori, quindi 80 parlamentari in totale, provenivano dalla Triplice. Logico che in parlamento si facciano leggi “ad personam”, o meglio ad usum sindacati.
I regali più importanti, inutile dirlo, arrivano però sempre quando al governo c’è una coalizione di centro-sinistra.
Eccone alcuni: nel maggio 1997 il governo Prodi, per iniziativa del ministro della Funzione pubblica, Franco Bassanini, ha tirato fuori dal cilindro la legge 127, la quale grazie all’articolo 13 libera le associazioni dall’obbligo di autorizzazione nelle attività e nelle operazioni immobiliari. Con la finanziaria del 2000 vengono invece istituiti fondi per la formazione continua gestiti da sindacati e associazioni degli imprenditori. Ancora con il governo Amato, nel 2001 è fissato l’importo fisso per i patronati calcolato su tutti i contributi obbligatori versati da aziende e lavoratori agli enti.
Attraverso i patronati, i Caf (Centri di assistenza fiscale) e le deleghe sindacali sulle pensioni giungono fiumi di denaro nelle casse dei sindacati. Un meccanismo infallibile: i patronati si occupano di previdenza, richieste di aumento e pratiche di invalidità. E per ogni pratica l’Inps rimborsa. L’assistito del patronato è però logicamente anche un potenziale cliente dei Caf: i Centri di assistenza fiscale, nati ovviamente con la sinistra al governo (Amato, anno 1992), compilano le dichiarazioni dei redditi e le spediscono via internet all’Inps. Ad ogni spedizione corrisponde un rimborso, anche se i costi sono pressoché azzerati.
In soccorso dei Caf è arrivato persino il decreto legislativo 241 del 1997, governo D’Alema, che concedeva loro l’esclusiva sulla verifica dei dati inseriti sui 730. Costringendo il Ministero delle Finanze a elargire un rimborso per ogni 730 inviato dai Caf.
Peccato che tale decreto sia stato “bastonato” nel 2006 dalla Corte di Giustizia Europea, senza che nessun quotidiano nazionale sempre attento alle sanzioni europee ne abbia dato notizia. Ma su internet la notizia si trova.
Alla fine le entrate che derivano dai tesseramenti, la cui revoca è pressoché impossibile, sono quelle meno importanti.
Allora, i sindacati davvero meritano agevolazioni fiscali ?

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lunedì 29 agosto 2011

Monteverde, molotov contro sede del Pdl e Destra Sociale: nessun ferito

Un leggero annerimento di una serranda e una bottiglia incendiaria non esplosa. Sono le conseguenze di un doppio attentato incendiario avvenuto contro la sede del Pdl e quella del Popolo di Roma-Destra Sociale nel quartiere di Monteverde. Nella sezione del Pdl di via Regnoli, il lancio di una bottiglia molotov ha causato un leggero annerimento della serranda dei locali, al cui interno c’è anche il circolo “Noi oltre”. Più “fortunata” la sede del Popolo di Roma-Destra Sociale di via Fonteiana, in cui la bottiglia incendiaria non è neanche esplosa.

“Chi crede di tappare la bocca ai movimenti con bombe e violenza si sbaglia di grosso – afferma il portavoce della Destra Sociale, Giuliano Castellino – l’ignoranza comunista sfoga con la violenza la frustrazione dovuta alla perdita di consensi soprattutto tra i movimenti di base e cittadini, dove al contrario, da tempo, la destra sociale romana ne è protagonista. Una cosa è certa: non faremo un passo indietro!”.

Dello stesso parere il consigliere comunale del Pdl Ugo Cassone, secondo il quale “l’attività del nostro circolo – ha dato fastidio a qualche nostalgico degli anni di piombo che, preso dal caldo agostano, ha ritenuto opportuno compiere quest’atto scellerato”. Solidarietà è stata espressa ai due circoli dal vice presidente del Consiglio del Municipio XVI di Roma, Marco Valente. “Tali atti di viltà – dice – vanno condannati nella maniera più ferma e alla riapertura dei lavori nel Municipio chiederò la convocazione di un Consiglio straordinario affinché tutti prendano posizione contro questo modo scellerato di fare politica”. (Fonte Ansa)

martedì 23 agosto 2011

CASO BATTISTI: COISP, NON PUBBLICARE SUO LIBRO SCRITTO CON SANGUE



«Non sentiamo la mancanza di un libro firmato da un becero delinquente, ecco perchè chiediamo che nessuna casa editrice italiana e nessuna catena di distribuzione, consenta al libro di Cesare Battisti di arrivare nei negozi del nostro Paese. Non si tratta di censura, ma di un recupero di dignità da parte della nostra Nazione nei confronti di un Paese come il Brasile, che si è reso complice di un assassino».

Così Franco Maccari, Segretario generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta le notizie secondo le quali sarebbe in uscita un libro firmato da Cesare Battisti. «Ci rivolgiamo ancora una volta al Capo dello Stato – conclude Maccari – affinchè chieda al Governo di vietare la distribuzione del libro di Battisti in Italia: quelle sono pagine macchiate di sangue innocente! Non è un libro scritto con una penna, ma con la lama sottile di un coltello intinto nel sangue di chi per mano di Battisti è morto in nome del niente».
(Sin/Ct/Adnkronos)

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Alberi Fotovoltaici



Strawberry Tree è un albero del tutto particolare: è la prima stazione pubblica di rifornimento energetico alimentata a raggi solari. E’ un’idea del tutto serba, partorita dallo studente allora diciassettenne Milos Milisavljevic e oggi a 22 anni, l’ideatore è pronto a distribuire la propria invenzione nelle diverse città del paese balcanico.


Può considerarsi un totem di rifornimento energetico fotovoltaico che sarà installato nei luoghi pubblici.

La struttura è caratterizzata da 16 porte che supportano una varietà di dispositivi mobili e in questo modo i pedoni potranno sostare dai 10 ai 15 minuti e ricaricare la batteria dei dispositivi mobile personali. Lo Strawberry Tree integra sul tetto moduli fotovoltaici mentre alla base monta diverse panchine che permettono agli utenti di aspettare comodamente la ricarica dei proprio dispositivi utilizzando la piattaforma messa a disposizione al riparo dal sole e dalla pioggia.


Il progetto del giovane ragazzo serbo è supportato dal team universitario di Belgrado il quale ha vinto per questa idea un premio prestigioso conferito dall’Unione Europea.


Scopo del progetto non è esclusivamente pratico, limitato all’alimentazione delle batterie dei dispositivi mobile ma è incentrato anche sulle modalità di risparmio energetico, sulle diverse forme di energia disponibili e volto a sensibilizzare, in questo modo innovativo, le persone all’utilizzo delle fonte energetiche rinnovabili.







giovedì 18 agosto 2011

Italian Provinces demonstrate ever-increasing commitment to Covenant of Mayors



The Covenant of Mayors massive success in Italy owes a lot to the active involvement of the country’s provinces, an ever greater number of which are joining the list of Covenant Coordinators. On June 22nd, a three-day event organised by the Union of Italian Provinces (UPI) brought together as many as 25 presidents of provinces, converging in Brussels to discuss the latest development of the initiative, including the recent calls for an extension of the Covenant concept to other themes such as waste and water management. During the meeting, which saw the participation of representatives from the European Investment Bank, the European Economic and Social Committee and the Covenant of Mayors Office, UPI-TECLA Europa, a Covenant of Mayors Supporter, presented the results of a survey conducted among the 43 provinces which have signed up as Covenant Coordinators. The vast majority of the institutions surveyed - around 85%- indicated providing financial and technical support to municipalities as well as carrying out promotional activities. According to the results of the survey, 17 of the responding provinces are also involved in Covenant-related projects, ten of which funded by IEE or ELENA. On the overall territory of the 43 provinces, 50 Sustainable Energy Action Plans have already been approved by the municipalities, 30 of which from the Province of La Spezia, where the administration played a particularly efficient role of coordination. More than 100 additional SEAPs are currently in the process of being adopted in the Province of Bergamo.

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Papa a Madrid: ''Lavoro e futuro precario preoccupano i giovani''


Roma, 18 ago. (Adnkronos/Ign) - Il Papa è atterrato a Madrid, per una visita di quattro giorni in Spagna durante la quale parteciperà alla GMG. Ad accogliere Benedetto XVI ai piedi della scaletta dell'aereo sono stati re Juan Carlos che cammina con l'aiuto di un bastone e la regina Sofia che si è genuflessa in segno di rispetto e ha baciato la mano del Pontefice. Il volo Alitalia con a bordo Benedetto XVI era decollato questa mattina dallp scalo romano di Ciampino.
All'aeroporto internazionale di Barajas dove è atterrato al suo arrivo in Spagna il Papa ha ricevuto anche l'omaggio del primo ministro José Luis Rodriguez Zapatero. A dare il benvenuto al Pontefice anche una nutrita delegazione di alti prelati, guidata dal cardinale arcivescovo di Madrid, Antonio Maria Rouco Varela. Benedetto XVI incontrerà questa sera in piazza Cibeles i ragazzi e i pellegrini arrivati da tutto il mondo per partecipare alla GMG, Giornata mondiale della Gioventù. "La giustizia e l'altissimo valore della persona umana si sottomettono facilmente a interessi egoisti, materiali e ideologici" ha detto Ratzinger in occasione della cerimonia di benvenuto. "Certamente - ha osservato - non mancano difficoltà" e "sussistono tensioni e scontri aperti, in tanti luoghi del mondo, anche con spargimento di sangue" mentre "non sempre si rispetta l'ambiente e la natura". "Molti giovani guardano con preoccupazione al futuro, di fronte alle difficoltà di trovare un lavoro degno, o perché l'hanno perduto o perché precario e insicuro" ha sottolineato il Papa nel suo discorso, primo atto ufficiale della sua presenza in Spagna. "Altri giovani - ha proseguito il Pontefice - hanno bisogno di essere messi in guardia per non cadere nella rete della droga; o di avere un'assistenza efficace se, purtroppo, vi fossero caduti". "Niente e nessuno vi tolga la pace" è il messaggio che Benedetto XVI ha rivolto ai giovani "con tutta la forza del mio cuore". "Non pochi - ha lamentato il Pontefice - a causa della loro fede in Cristo, soffrono in se stessi la discriminazione, che arriva al disprezzo e alla persecuzione aperta od occulta, che patiscono in determinate regioni e Paesi. Li si perseguita - ha aggiunto - volendo allontanarli da Lui, privandoli dei segni della sua presenza nella vita pubblica e mettendo a tacere perfino il suo santo nome". Da Benedetto XVI arriva allora un'esortazione ai giovani: "Non vergognatevi del Signore: Egli non ha avuto riserve nel farsi uno come noi e sperimentare le nostre angustie per portarle a Dio. E così, ci ha salvato".

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lunedì 15 agosto 2011

SWEETHANOL PROJECT INTRODUCTION

The 1st generation ethanol produced from sweet sorghum presents an high environmental, economic and energetic sustainability: the ascribed GHGs saving is 70-71%, the technical simplicity of the processing and the exploitation of by-products guarantee the economic viability also for decentralised small-medium plants (max 15,000 t/y) and its energy ratio is 1.7-7.3.

In the current situation the EU ethanol market is controlled by big industrial groups and large agricultural cooperatives of the sugar and alcohol industries and mainly cereals are processed in big plants (100,000-200,000t/y). This situation is due to some relevant barriers: economic, logistical, ecological, environmental, social and dissemination barrier.

The project will contribute to change the current situation concerning the raw material diversification, decentralisation and sustainability of 1st generation ethanol processing from sweet sorghum, which can be grown in the southern regions of the EU.

At the moment the ethanol chain is not taken in account because of the absence of know-how about its potentialities.

La manovra per mettere in sicurezza i conti pubblici e raggiungere il pareggio di bilancio

La manovra approvata dal governo il 12 agosto 2011, per mettere defintivamente al sicuro l’Italia e garantire il pareggio di bilancio dal 2013 si compone di tre parti: riduzione dei costi degli apparati burocratici e politici, interventi per lavoro sviluppo e finanza pubblica. La manovra non prevede tagli per sanità, scuola, ricerca, cultura, 5x1.000, edilizia carceraria.
 
A. RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA
Riduzione e accorpamento di Province sotto i 300.000 abitanti o fino a 3.000 km quadrati di superfice e corrispondente soppressione delle Prefetture e di tutti gli uffici corrispondenti. Il taglio sarà effettutato in base la censimento previsto nel 2012. La stima è di un taglio tra le 29 e le 35 province.
Le province che rimarranno avranno dimezzati il numero dei consiglieri e degli assessori.All’abolizione delle province secondo i criteri della popolazione e della superficie va aggiunto l’effetto dell’istituzione delle 10 città metropolitane destinate a sostituire altrettante province, previste dal federalismo fiscale.