lunedì 6 febbraio 2012

Foibe: teniamo vivo il ricordo di un massacro!









Fra il 1943 e il 1947, nelle terre dell’Istria, furono consumati a opera delle truppe del generale jugoslavo Tito nei confronti degli italiani dalmati e giuliani, i massacri delle foibe. Ai giornali locali fu imposta la censura totale: nelle voragini carsiche furono gettate, vive e morte, migliaia di persone.Una carneficina frutto della pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione proseguì fino a quando venne fissato il confine fra l’Italia e la Jugoslavia. Solo da qualche anno è stata istituita una Giornata del Ricordo, in memoria delle vittime e dell’esodo giuliano-dalmata. Vogliamo tenere vivo il ricordo di un pezzo di storia del nostro Paese taciuta e insabbiata per oltre sessant'anni. Una tragedia che non coinvolge solo le trecentocinquantaseimila persone inermi costrette a un doloroso esilio, morte nelle foibe e nei campi di concentamento ma un dramma collettivo, che coinvolge una popolazione intera. Si parla di annullare le onorificenze di guerra concesse nel 1969 al generale Tito. Concordiamo totalmente nel revocare la gran croce di Ordine al Merito a Tito, responsabile di crimini aberranti contro l’umanità. È una vergogna che si riconosca un merito militare e sociale a un assassino. Guardiamo avanti, ma non dimentichiamo il passato. Contro chi considera il martirio delle foibe un falso storico, noi indosseremo fieramente il fiocco tricolore per tributare il nostro riconoscimento a questi Figli d'Italia troppo a lungo dimenticati: scalfiti nella memoria come martiri della storia!
Siamo fortemente indignati nel rivedere le fotografie del nostro "presidente" Sandro Pertini che, ai funerali di Tito, con aria affranta, toccava la bara del suo compagno, baciandola!

“Uomini e donne venivan massacrati Loro sola colpa italiani essere nati Vecchi e bambini gettati negli abissi Spinti giù nel vuoto dal gendarmi rossi!
Foibe nella roccia e di roccia era anche il cuore Di un maresciallo boia, di tanta gente senza nome Venivano sospinti con furore e odio Vittime prescelte per un vero genocidio!”

Il ricordo è vivo!

10 febbraio. Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati.


pubblicata da Anthony La Malfa

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