Il Comitato delle Regioni dell’Unione Europa, riunito in sessione plenaria a Bruxelles il 27 e 28 gennaio scorso, ha approvato all’unanimità il progetto di parere redatto dal sindaco di Candela, Nino Santarella (PPE) sulla “La libertà per gli Stati membri di decidere in merito alla coltivazione di colture geneticamente modificate sul loro territorio”. L’approvazione del progetto da parte del Comitato delle Regioni, con i suoi
344 rappresentanti regionali e locali provenienti da tutti e 27 gli Stati membri dell’UE, spiana ora la strada alla discussione al Parlamento Europeo. Con il progetto approvato i rappresentanti di Comuni, Province e Regioni chiedono al Parlamento che “l’introduzione di OGM in uno Stato membro sia preceduta da specifici studi e valutazioni d’impatto nel cui ambito siano debitamente e tempestivamente consultati gli enti regionali e locali coinvolti”. Inoltre prevede che sia necessario un maggior coordinamento tra l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e le autorità competenti a livello nazionale e regionale nella procedura di valutazione degli OGM. Ma soprattutto nel documento approvato a Bruxelles si sollecita la modifica della legislazione europea “in modo da rendere obbligatorie la distinzione e l’etichettatura dei prodotti alimentari derivati da animali nutriti con mangimi a base di OGM”. “Abbiamo lavorato ad un testo che fosse scevro da implicazioni ideologiche e che tenesse conto delle diverse sensibilità presenti in Europa sul tema degli Organismi geneticamente modificati e il loro utilizzo in agricoltura – ha spiegato Santarella, membro effettivo del Comitato delle Regioni – e con il necessario distacco, che è stato apprezzato dal Comitato visto il voto unanime favorevole, abbiamo elaborato un pacchetto di misure per disciplinare l’autorizzazione nel caso di immissioni di OGM sul mercato europeo. Ora bisognerà continuare a lavorare per fare in modo che il peso del Comitato delle Regioni e di questo parere sia avvertito dai nostri europarlamentari”. Santarella, inoltre, sottolinea ancora una volta l’importanza della tracciabilità dei prodotti derivati: “Oggi il consumatore non ha la possibilità di scegliere, perchè non sa se ad esempio la carne, il latte o le uova provengono da animali nutriti con mangimi OGM. L’etichettatura consentirà al fruitore del prodotto finale di scegliere consapevolmente”.
Da http://www.savinosantarella.it/

Nessun commento:
Posta un commento