Da Lenin a Bersani "Ammirazione- Decadimento"
I grandi di sinistra Lenin, Stalin, Mao ed il nostro Togliatti erano uomini che hanno costruito il comunismo mondiale e che rivendicavano un misticismo etico da fare invidia alla morale del cristianesimo.
Questo comunismo è stato il protagonista del Sessantotto, con l'esaltazione della libertà sessuale, le sue spinte autarchiche, lo sganciamento dalla morale borghese. Il privato era politico ed il politico era privato con una esposizione dei vizi che interessava tutti.
Adesso si ritorna a parlare di morale, caso vuole Ruby ed il Presidente del Consiglio, chi ne parla sono proprio quei compagnucci dell'epoca, illusionisti del proletariato e urlatori "Carogne borghesi, ancora pochi mesi", oggi signori dei poteri forti, estimatori del "We can", sono stati presi in contropiede dall'onda anomala della contestazione. I lanciatori di molotov e i figli dei fiori si sono collocati in un limbo politico, senza la forza di generare idee e proposte.
Tutto ciò ha comportato dei forti cambiamenti, il proletariato è diventato borghese, l'operaio vota destra perchè la sinistra gli ha sempre regalato miserie e illusioni. Il popolo sceglierà di perseguire la via della speranza e dell'emulazione, proprio perchè le proposte della sinistra saranno come sono sempre state tristi e disfattiste. Purtroppo bisogna generare una nuova civiltà di sinistra che non sia legata puramente alle poltrone, ma che abbia idee e forza fisica per portarle avanti, cosa che tutt'oggi è ben presente nel panorama della destra italiana.
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